Sono stata due volte in Etiopia per visitare sia il Nord che il Sud. L'Etiopia del Nord è terra di genti cortesi ma riservate. I simboli della religione copta sono onnipresenti: chiese e monasteri, preti e suore, festività profondamente sentite dai fedeli, arte ed artigianato sacri molto vitali. Ci sono grandi spazi verdi, mercati affollati, cittadine popolose. Come tutto cambia al Sud! Una natura quasi ovunque vergine e genti animiste che vivono al ritmo immutabile della vita di sempre. Popoli belli, fieri, rudi, a volte aggressivi, usi a provvedere ogni giorno alla mera sopravvivenza, affascinano per la loro genuinità. Le donne Mursi inseriscono piattelli di terracotta decorata nelle incisioni praticate nel labbro inferiore e nei lobi delle orecchie, le Karo infiggono profondamente un lungo ago nel mento, le Hamer lasciano il seno seminascosto tra i molti fili di collane. Anche gli uomini sono vanitosi. Il viver nudi li obbliga a limitarsi a decorazioni corporee: scarificazioni complesse, pitture bianche che contrastano bene sulla pelle scura, ciuffi di piume issate sulla testa rasata. Tutto questo si può vedere ed assistere nella zona dell'Omo River anche alla famosa cerimonia del "salto dei tori", che coincide con il passaggio dall'adolescenza alla virilità, che darà all'adolescente il diritto a sposarsi, possedere bestiame e avere figli.
I have been to Ethiopia twice to visit both the North and the South. Northern Ethiopia is a land of courteous but reserved people. The symbols of the Coptic religion are omnipresent: churches and monasteries, priests and nuns, festivities deeply felt by the faithful, very vital sacred art and crafts. There are large green spaces, crowded markets, populous towns. How everything changes in the South! A virgin nature almost everywhere and animist people who live at the unchanging pace of life as ever. Beautiful, proud, rude, sometimes aggressive peoples, used to provide for mere survival every day, fascinate for their genuineness. The Mursi women insert decorated terracotta plates in the incisions made in the lower lip and in the earlobes, the Karo deeply insert a long needle into the chin, the Hamer leave the breast half hidden among the many strings of necklaces. Men are also vain. Living naked forces them to limit themselves to body decorations: complex scarifications, white paints that contrast well on the dark skin, tufts of feathers hoisted on the shaved head. All this can also be seen and witnessed in the Omo River area at the famous "jumping of the bulls" ceremony, which coincides with the passage from adolescence to virility, which will give the teenager the right to marry, own cattle and have children.